Raccontare la storia del Pio Istituto dei Sordi di Milano significa ripercorrere le principali tappe di un cambiamento sociale, culturale e scientifico che ha condotto nel giro di due secoli all’autodeterminazione, inclusione e partecipazione delle persone sorde alla vita pubblica. Un percorso difficile e complesso che a Milano, in particolare tra Ottocento e Novecento, in assenza di un moderno Stato organizzato, ha potuto contare su una consolidata tradizione di beneficenza privata e d’impegno civile, fornendo il sostegno necessario ad innescare il cambiamento e sostenerne il progresso.
Significa, soprattutto, affrontare il tema dei diritti, degli stereotipi e dell’evoluzione del concetto di disabilità, riconoscendo all’educazione e alla formazione un ruolo essenziale per acquisire consapevolezza di sé e sviluppare contesti relazionali in grado di “rompere il silenzio” generato da un isolamento sia fisico che sociale.
Un’opportunità per riflettere sulla comunicazione che passa attraverso diversi canali espressivi – gesto, linguaggio e mimica – che la comunità sorda, per cui Lingua e Cultura sono elementi fortemente identitari, utilizza con modalità diverse e complementari, mettendone in evidenza tutte le potenzialità.
Il progetto affidatoci ha previsto: la mostra fotografica, un’applicazione dedicata con contenuti in realtà aumentata (AR), il libro che celebra il 170° dell’istituto attraverso l’archivio fotografico e un calendario con la possibilità di fruire di contenuti in AR.
La mostra, attraverso il racconto della nascita e dell’evoluzione del Pio Istituto dei Sordi – oggi Fondazione a sostegno dell’inclusione delle persone con disabilità uditive – ha permesso di comprendere il lungo cammino compiuto dalla comunità sorda per ottenere parità di diritti e opportunità, affrontando temi trasversali, quali l’inclusione sociale, il welfare, la condizione femminile, e offrendo ai milanesi l’opportunità di riappropriarsi di una parte importante della propria memoria civile e cittadina.
La mostra fotografica, allestita presso Casa della Memoria (Milano), si poneva l’obiettivo di fondere analogico e digitale attraverso l’utilizzo della Realtà Aumentata e lo sviluppo di contenuti multimediali accessibili non solo a persone sorde ma ad un ampio pubblico, stimolando la condivisione di esperienze.
Cuore di tutto il progetto sono state infatti le foto dell’Archivio Storico del Pio Istituto dei Sordi di Milano, appositamente selezionate per comporre un percorso narrativo che ha ricostruito in maniera evocativa, attraverso diversi punti di vista, storia ed evoluzione dell’istituto, ponendo al centro il tema della relazione, nei suoi diversi ambiti e contesti (es. scuola, sport, lavoro, attività ricreative).